lunedì 10 novembre 2014

Alimentazione del cagnolino

Bellissima giornata ieri, io e Raffaele abbiamo festeggiato il compleanno di mia cognata e mio cognato.
Siamo andati a mangiare con dei loro amici e parenti (io e Raffaele eravamo tra i parenti!:-)) e casualmente mi sono trovata seduta con donne della mia età che avevano le mie stesse passioni ed hobby.
Ho raccontato di Fiocco il mio cagnolino con il quale mi trovo ultimamente ad affrontare un problema di allergia alimentare. Veramente fino a poco tempo fa non sapevo neanche di che cosa si trattava, vedevo solo Fiocco che si mordeva la schiena con insistenza perché probabilmente aveva un forte prurito. Dopo un po’ sono comparse sulla sua schiena delle macchie rosse sempre più visibili poichè il suo continuo mordere aveva tolto il pelo e si era procurato delle ferite da solo. Andare dal veterinario non è servito poiché gli aveva prescritto solo antibiotici e cortisone senza però risolvere “la causa” del problema.
Sono andata in un negozio per animali per comprare un collare in modo da impedire al cagnolino di farsi ancora del male a causa del prurito ed il gestore del negozio mi ha chiesto subito “cosa dà da mangiare al suo cane?” “Le solite crocchette” rispondo. “”Perché la mia esperienza mi dice che è quasi sicuramente una allergia alimentare”. Per questo mi ha consigliato delle crocchette per animali allergici e nel giro di una settimana già Fiocco si vedeva guarito ed il pelo stava ricrescendo.
Il mio modo di pensare e vedere la vita mi impediva però di spendere tutti quei soldi per delle crocchette così ho iniziato a pensare oltre a delle crocchette anche a altri alimenti sani . Ieri con quelle care amiche abbiamo parlato dell’alimentazione del loro cane e mi hanno dato molti consigli che metterò sicuramente in pratica. Primo fra tutti quello di preparare il pasto in abbondanza una volta alla settimana e metterlo nel congelatore in modo da averlo sempre pronto.
Ho fatto ricerche sull’web per cercare di capire quali sono i cibi consigliati e quali sono quelli da evitare. Le informazioni che ho trovato sono frammentarie e poco chiare, per questo motivo ho deciso di scrivere questo  articolo.
Alimenti da Evitare
Cioccolato: l’alimento per eccellenza “tossico” per i cani è il cioccolato. Solitamente il tipo di cioccolato più pericoloso è quello fondente ed anche l’assunzione di piccole quantità può portare a vomito e diarrea. Nei casi gravi si può avere anche alterazioni cardiache, convulsioni e morte.
Aglio e cipolla: questi due alimenti portano a rottura i globuli rossi con conseguente anemia per emolisi. L’assunzione accidentale di queste sostanze è solitamente innocua ma una continua somministrazione di tali materiali può portare ad intossicazione, con tutti i sintomi classici dell’anemia.
Caffeina (caffè e tè): una somministrazione di tale sostanza in maniera eccessiva può portare a morte il nostro animale. I sintomi classici sono irrequietezza, tremori muscolari, frequenza respiratoria aumentato e convulsioni.
Ossa: dal mio punto di vista è meglio evitare qualsiasi tipo di osso, è vero che quelle di pollo, di maiale e di agnello sono le più pericolose perchè tendono a scheggiarsi facilmente. Si possono invece dare da mangiare parti di cartilagine che sono più morbide e digeribili. Quando le figlie ed il marito mangiano infatti il pollo io libero le ossa che rimangono della cartilagine con attaccata un po’ di carne (ho figlie che sono molto generose con il loro cagnolino e ne lasciano parecchia carne attaccata all’osso poiché sanno che poi va a finere al loro amato Fiocco).  
Dolci: questi portano spesso a diarrea e vomito a causa delle sostanze con cui sono creati. Inoltre una quantità eccessiva di zuccheri può portare ad obesità e conseguente diabete. In particolar modo bisogna fare attenzione allo xilitolo che può portare ad un aumento della quantità di insulina in circolo.
Alcolici: evitare la somministrazione di birra, liquori o altri cibi che contengono tali sostanze. Queste possono portare a vomito, diarrea, problemi di coordinazione, difficoltà respiratoria, coma e morte.
Frutta: evitare tutti quegli alimenti che contengono semi o noccioli che possono causare un ostruzione intestinale e conseguente morte dell’animale se non viene diagnosticata in tempo. In particolari alimenti come l’avocado è presente la persina, una sostanza tossica per i cani.
Uva e uvetta: non è ancora bene chiaro il meccanismo ma l’assunzione di queste due sostanze nel cane può portare ad insufficienza renale.
Latte: con l’avanzare dell’età il cane tende a perdere quegli enzimi che da piccolo gli consentivano di digerire il latte, per questo motivo è meglio evitare la somministrazione di tale sostanze agli adulti, perchè potrebbero portare a diarrea o altri disturbi digestivi. Il nostro Fiocco (ormai ha 13 anni) ha visto il latte diluito con acqua, solo nel suo primo anno di vita.  
Uova, carne e pesce crudi: possono portare a intossicazioni alimentari causata da salmonella o escherichia coli. Inoltre un enzima presente nelle uova va ad interferire con l’assunzione di vitamina B. Questo enzima viene disattivato con la cottura.
Patate crude: evitare di far mangiare al cane patate crude o qualsiasi parte della pianta.
Alimenti sicuri
Gli alimenti che possono essere dati al cagnolino senza problemi sono:
Carni magre: è molto importante cuocere bene l’alimento per evitare intossicazioni. Molto indicato il pollo controllando in modo accurato di aver eliminato tutte le ossa.
Frutta: alcuni alimenti possono essere dati al nostro animale, mele, arance, banane ed anguria. Importante rimuovere tutti i semi.
Verdure: alcune verdure possono essere somministrate al nostro cane come ad esempio le carote, i fagiolini, i cetrioli e le zucchine.

Riso e pasta: possono essere dati al cane, importante che siano in bianco senza l’aggiunta di molto condimento che a volte troppo pieno di olio e grassi non è molto indicato per la sua alimentazione.

martedì 24 marzo 2009

Dalla parte delle prede, contro una cattiva legge***Caccia sleale, se Attila impugna la doppietta

CONOSCO dei cacciatori che ceno non mi hanno conquistato al loro hobby, ma si sono fatti perdonare con i loro racconti: l'attesa dell'alba nella botte in palude, i silenzi e gli odori della valle, il frusciare di penne nell'aria ancora buia.
E attraverso questi fruscii il riconoscimento del volo di anitre, folaghe o beccacce. E più alta, solenne la geometria delle cicogne che fuggono dal gelido Nord. Narrazioni minuziose, competenti e appassionate, con un sottinteso più o meno esplicito: la caccia è un solo pretesto, senza la caccia non conoscerei questi momenti e questi paesaggi. Attenuanti concesse. Però stavolta la musica è cambiata.
L'etologoRicevo da Danilo Mainardi, etologo di fama, questa lettera: «Caro Luca Goldoni, ciò che sta succedendo in questi giorni in Parlamento è troppo grave per essere taciuto, ed abbiamo bisogno anche del suo sostegno per fronteggiare un attacco senza precedenti all'unica legge che tutela la fauna selvatica nel nostro Paese. La legge 157/1992 sta per essere fatta a pezzi dal disegno legislativo avanzato dal senatore Franco Orsi. Chi prova un minimo di rispetto per l'ambiente e gli animali non potrà che inorridire a tante assurde proposte che noi della Lipu abbiamo definito "lista degli orrori" e che lei troverà qui di seguilo. Però non si limiti a inorridire come hanno fatto in molti ma, per favore, agisca. Ci aiuti nell'importante compito di informare le persone su quello che sta succedendo». Lo faccio con estremo piacere ma, prima di esaminare questa lista degli orrori, faccio un passo indietro per documentare come questo colpo di mano dei fondamentalisti della caccia abbia un precedente. Non più tardi di 6/7 anni fa il blitz fu tentato dall'on. Francesco Omnis di An. La sua illuminata proposta allargava a 360 gradi le specie cacciabili, prevedeva l'allungamento della stagione venatoria e graziava con un colpo di spugna i bracconieri. Insomma caccia a gogò, e soprattutto libera circolazione delle doppiette in tutt'Italia per sparare agli uccelli migratori.
Infatti, spiegò l'Omnis in un'intervista: «Perché non dare la possibilità a tutti di effettuare il prelievo dei migratori: ovvero anche a quei cacciatori che non ne hanno nel loro territorio?». Un diritto elementare, perbacco, la doppietta va dove vola la cicogna. Notai che non si usavano i vocaboli brutali "sparare" e "abbattere" ma si introduceva un concetto nuovo e garbato: il "prelievo". Voce del verbo "prelevare": io prelevo 50, 100 euro dal bancomat, tu "prelevi" 10, 100 fringuelli dal cielo (in questo secondo caso non devi neanche pagare la commissione). Commentai quella barbara incursione nell'equilibrio ecologico (e nel senso comune) osservando: state sicuri che, se non passerà stavolta al vaglio del parlamento, torneranno alla carica appena possibile. E infatti ci risiamo. Ho cercato di raggruppare secondo un ordine di contenuti gli 'orrori' segnalati dalla Lipu. La mattanza Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell'Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi offre ai cacciatori di Veneto e Lombardia, la possibilità di continuare a cacciare specie protette grazie a leggi regionali. (E le multe europee le pagheremo noi, comuni mortali senza doppietta). I cacciatori potranno usare come esche civette legate per le zampe e le ali, stile Medioevo. E sempre in barba alle più elementari norme comunitarie potranno abbattere, pardon prelevare lupi, cervi e orsi: basterà l'autorizzazione di un sindaco. (Il senatore, bontà sua, risparmia i piccioni di San Marco).FrangentiIn ogni Paese civile la sproporzione fra la forza (armata) del cacciatore e la debolezza della preda è attenuata da alcuni principi di lealtà: per esempio non si usano armi a raffica, non si spara a un uccello a terra, né a una lepre accovacciata e tanti eccetera. Bene, con la proposta di questo Attila della caccia, è consentito sparare anche con la neve. Cioè nei frangenti di maggior difficoltà per gli animali a cercare cibo, rifugio, calore. Si potrà sparare, pardon prelevare gli uccelli migratori nelle epoche e nelle aree in cui stremati dal lungo volo lo interrompono per bere e recuperare energie. Ci sono anatre, oche selvatiche, quaglie ú incredibili trasvolatrici di terre e mari lontani ú che percorrono migliala di chilometri in cerca di migliori condizioni di vita e di riproduzione. Benvenute in questa terra di "prelievi".Guerra ai parchiPer favorire la sua deregulation il senatore Orsi ha previsto lo smantellamento dei pilastri che sostengono l'ordinamento attuale 1) Viene cancellata l'Enpa (ente nazionale protezione animali). 2) In Italia - Paese con il tasso di bracconaggio fra i più alti d'Europa - le guardie ecologiche e zoofile non possono più svolgere vigilanza. 3) Se le nazioni del Nord Europa sono celebrate per i loro spazi verdi, in Italia creare nuovi parchi e oasi naturali diventa reato. Sembra un paradosso in noir, una parodia di Zelig. Invece il senatore talebano prevede che vengano severamente punite le regioni che "proteggono" oltre il 30 % del loro territorio.ContraereaHo lasciato per ultima la chicca della licenza di caccia ai sedicenni. I minorenni non possono guidare l'auto, non possono votare, non possono firmare cambiali ne partecipare a concorsi tv, non sono imputabili. Però potranno maneggiare un fucile e uccidere, pardon, prelevare pettirossi e usignoli in aree protette, orsi e caprioli affamati che cercano cibo nella ne ve. Nonché partecipare al fuoco da contraerea contro gli aironi, attesi al varco dopo l'estenuante trasvolata. Ci si può chiedere a questo punto quali motivazioni spingono il senatore Orsi a questa devastante incursione nel campo degli equilibri naturali. Forse passare alla storia. Erostrato di Efeso c'è riuscito dando fuoco al tempio di Artemide. Franco Orsi sarà ricordato dai posteri per essersi dato fuoco al cervello, trasformando un hobby in carneficina. La speranza è nel premier il quale appare molto sensibile ai sondaggi che tastano il polso della gente. Ebbene si convinca che se questa legge passerà si conquisterò la riconoscenza elettorale di mezzo milione di cacciatori. Ma perderà la simpatia dei milioni di italiani che stanno dalla parte dei cerbiatti, dei pettirossi e delle cicogne. (Quotidiano Nazionale)

domenica 15 febbraio 2009

Verona. Il TAR del Veneto salva i piccioni dalle doppiette

Il TAR del Veneto, in seguito al ricorso della Lega Abolizione Caccia, annulla un provvedimento del comune di Verona che consentiva ai cacciatori di uccidere i piccioni presenti nel territorio comunale.
Comunicato del 14 febbraio 2008
Il TAR del Veneto, in seguito al ricorso della Lega Abolizione Caccia, annulla un provvedimento del comune di Verona che consentiva ai cacciatori di uccidere i piccioni presenti nel territorio comunale.
Il TAR del Veneto, con ordinanza n.9/2009 del 29 gennaio 2009, ha annullato il provvedimento del comune di Verona del 17 ottobre del 2008, n. 107, con il quale si consentiva ai cacciatori di abbattere i piccioni presenti sul territorio comunale. La LAC, con ricorso firmato dal presidente Prof. Carlo Consiglio e notificato dall'avv. Massimo Rizzato del foro di Vicenza, aveva impugnato il provvedimento comunale ritenendolo illegittimo. Ora la seconda sezione del TAR del Veneto, composta dai giudici Giuseppe di Nunzio (Presidente), Italo Franco (Consigliere Relatore) e Marco Morgantini (Consigliere), con l'ordinanza ha stabilito che "il ricorso, oltre che del requisito del periculum in mora (la stagione venatoria non è ancora conclusa), non è del tutto sfornito del requisito del fumus boni iuris, alla luce della richiamata giurisprudenza, in specie sotto il profilo dell'appartenenza dei colombi alla fauna selvatica."
"Siamo soddisfatti di questa importante ordinanza, anche se arrivata allo scadere della stagione venatoria, perché pone fine al massacro di questi animali– ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – inoltre perché boccia l'arroganza di chi voleva consegnare nelle mani dei cacciatori il destino della fauna selvatica protetta che è patrimonio di tutti noi. Va sottolineato che il comune di Verona risulta essere addirittura recidivo perché con la sentenza del TAR Veneto n. 862 del 4 aprile 2008, sempre su ricorso della LAC, era già stato annullato un precedente provvedimento simile. Questa ordinanza va inoltre a favore anche di tutti i cittadini di Verona che allevano i piccioni e dei colombofili veronesi che allenano i piccioni viaggiatori che rischiavano di essere impallinati e uccisi. "
LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Cadore, 15/C int.1 - 31100 Treviso - Info: 347 9385856 email lacveneto@ecorete.it
Visita il ns. sito: http://www.lacveneto.it/

martedì 16 dicembre 2008

Codici: "Salvare le 1600 pecore tarantine con la diossina"

(ANSA) - TARANTO, 2 DIC - Una petizione on line per impedire l'abbattimento delle 1.600 pecore tarantine intossicate da diossina prodotta da stabilimenti industriali è stata lanciata da Codici che chiede di salvare gli animali e di utilizzarli per la pet therapy. Dopo la scoperta della intossicazione (in seguito a controlli compiuti dalla Regione), l'Asl di Taranto ha bandito qualche giorno fa la gara per l'abbattimento delle pecore allevate nelle masserie comprese tra Taranto, Statte e lo stabilimento siderurgico Ilva. Secondo l'associazione, "nel nostro Paese negli ultimi anni migliaia di animali 'da carne' sono stati abbattuti inseguito alle cosiddette emergenze che altro non erano che la cattiva gestione pubblica e privata perpetrata per anni fino all'esplosione della notizia delle epidemie". Ed è per questo che Codici ha inserito sul blogdedicato agli animali la petizione. "Si tratta di un numero non esiguo di pecore - è detto - e per questo chiediamo che queste siano utilizzate peraltre funzioni. Un esempio fra tanti, quello delle fattorie didattiche la cui utilità sarà quella di accogliere le scolaresche affinché i bambini possano relazionarsi con gli animali".(ANSA).
Per la petizione http://firmiamo.it/salviamole1600pecoreditaranto
L'Associazione CODICI per i diritti degli animali ha questo sito web http://www.codici.org/ Codici (Centro diritti cittadino)

lunedì 8 dicembre 2008

Cerco Casa, cani in adozione gratuita

Quest cani sono ospiti presso il Canile Sanitario di Verona e disponibili per l'adozione
Tutti i cani vengono dati in adozione gratuita, identificati con microchip e già iscritti all'anagrafe canina.
Sono sottoposti ad un protocollo vaccinale completo contro le principali malattie trasmissibili dalla specie: cimurro, epatite, leptospira, tosse dei canili, rabbia, parvovirosi; controllati sierologicamente per la ricerca della filaria e della leishmania e trattati contro i parassiti interni ed esterni.
Le femmine fertili sono sterilizzate chirurgicamente e su richiesta degli interessati lo saranno anche i maschi.
Gli esemplari nelle foto possono essere visti presso il canile sanitario di via Campo Marzo n. 20, Verona - dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 12.30; il martedì e il giovedì dalle ore 16.00 alle 18.00.

ANIMALI: A VERONA CANI DETECTOR CONTRO TRAFFICO SPECIE

(ANSA) Al via il progetto Salvaguardia animali e vegetali in via di estinzione (Save) promosso dall’Agenzia delle Dogane e dal Corpo forestale dello Stato per migliorare le tecniche di contrasto del traffico illegale di specie animali e vegetali tutelate dalla Convenzione di Washington (Cites). Il progetto, che poi verra’ esteso su tutto il territorio nazionale, parte dall’aeroporto ”Valerio Catullo” di Verona - Villafranca e vedra’ impegnati per tre mesi i ”Wildlife detector dogs”, cani utilizzati per combattere il traffico illegale di specie animali e vegetali protette, che possono annusare la presenza di scimmie, pappagalli, rettili e caviale a distanza di decine di metri. I funzionari della dogana addetti ai controlli ed il personale del Corpo forestale dello Stato svolgeranno quindi azioni di controllo preventivo sulle merci per il rinvenimento di esemplari di specie protette, che potrebbero essere stati prelevati illegalmente dai paesi d’origine ed occultati nelle spedizioni commerciali o a seguito dei viaggiatori. Il Servizio cinofilo del Corpo forestale dello Stato, che ha iniziato il progetto dal 2005, dispone di ben sei unita’ cinofile, soprattutto cani appartenenti alla razza golden e labrador retriever.

venerdì 7 novembre 2008

ANIMALI: SEQUESTRATI CANI IMPORTATI CON DOCUMENTI FALSI

(ANSA) - ROMA, 6 NOV - Cani di razza importati dall'Ungheria con passaporti falsi e che non avevano eseguito il regolare ciclo di vaccinazione. E' la truffa scoperta dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Brescia del Corpo forestale dello Stato, che ha eseguito perquisizioni e sequestri in tre allevamenti di Brescia e Padova e presso tre proprietari di animali di Verona e Milano che sarebbero stati truffati. L'operazione e' stata eseguita da 21 agenti dei comandi della Lombardia. Gli animali avevano un'eta' inferiore a quella riportata nel passaporto e quindi non avevano concluso il ciclo di vaccinazioni previsto dalla legge. I tre proprietari degli allevamenti sono indagati per i reati di falsita' ideologica, frode in commercio e utilizzo di documenti falsi. Ipotizzato anche il pericolo di diffusione di malattia infettiva. I proprietari raggirati potranno agire in via legale per truffa. Dei cani sottoposti preventivamente a sequestro - beagle, husky, west terrier e pastori bernesi - uno e' gia' deceduto. (ANSA). COM-BOS